Ho due figli di 14 e 9 anni, ma vivo solo dei loro ricordi...- di Annalisa M.Io penso che...
30/10/2010 - 07.22Spero che nelle separazioni giudiziali si intervenga con operatori preparati e soprattutto trasparenti nel rispetto del diritto alla bigenitorialità. Come mamma di due splendidi ragazzi, oggi sono costretta a vivere soltanto dei loro ricordi; dal 2008 non riesco più a vederli. Dal 2006,in seguito a separazione giudiziale,vi è stato un affido condiviso, con collocamento dei minori alla madre e divisione della casa coniugale.Ciò permise al padre di massacrare la volontà dei piccoli che dovettero schierarsi dalla parte del genitore predominante.Artatamente, il padre con l´ausilio della propria madre,facendo ostruzionismo e denigrando la figura materna,riuscì a far cambiare il collocamento e successivamente annullare la madre. Infatti non adempì agli obblighi genitoriali e ciò perdurò grazie alla confusione e alla menzogna.Ne scaturì una grave psicopatologia per la figliola di appena 12 anni e un grave disagio per il figlio minore. Questi dovette rimuovere i ricordi positivi avuti con la mamma e incredibilmente un 709 ter impose incontri protetti con la madre. Nessun operatore fu in grado di far incontrarevi figlioli con la loro madre. Le lungaggini processuali e la notevole confusione isolarono completamente la figura materna. Nonostante continue sollecitazioni agli organi competenti e all´ambiente in cui i minori vivevano non fu possibile mantenere vivo il legame d´attaccamento. Nel 2009,su ordine del Trib. dei Min. interviene una mediazione familiare,in cui la psichiatra evidenzia una grave forma di PAS.Ciò attira la furia del genitore collocatario che querela l´operatore. Seguirà una CTU. Ma anche stavolta essa si rivelerà superficiale e scorretta. Non viene consentita alcuna relazione fra i minori e la madre. Nel corso della CTU la Corte di Appello, avendo preso atto della scorrettezza e della manipolazione palese a tutti,da parte del padre, affida i figli alla madre perchè riprenda il rapporto con loro, con impedimento temporaneo del padre di avere rapporti con i minori. Ciò è stato disatteso e sfruttando il rifiuto della minore di ormai 14 anni, il padre ottiene un decreto da parte del trib. dei minori.Si assegnano ai servizi sociali del comune dove il padre lavora e così, un´assistente sociale,già in passato coinvolta,propone il collocamento dei ragazzi al fratello del padre. Oggi la madre vive una condizione di forzato isolamento. Le viene impedito financo di lasciare una merendina al figliolo di ormai 9 anni. Non le è possibile avere incontri con i figli dato l´ostruzionismo del fratello del padre e data la sordità dell´assistente sociale alle richieste d´aiuto della madre. Spero un giorno poter restituire la libertà ai miei figli e comunque la serenità di essere amaati da entrambi i genitori,nel rispetto delle regole. Spero che le autorità giudiziarie si rendano conto che occorrre scegliere operatori scevri da compromessi, che aiutino veramente i minori a rielaborare il loro lutto e soprattutto a far emergere ciò che involontariamente hanno rimosso e li aiutino a riallacciare i rapporti con le figure parentali che sono state violentemente allontanate come i nonni. Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 5339 volte
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10.42 di lunedì 01/11/2010 | ||
scritto da enza | ||
Una storia quasi identica alla mia con la differenza che il padre nel 2008 è fuggito all´estero portandosi via i miei figli. Colpevole di sottrazione di minori e giudicato da psicologi come una persona con gravi problemi di personalità , una volta rientrato in Italia il tribunale le conferma il diritto di portarsi via i figli, confermando un affido condiviso. Il tribunale mi propone che se voglio tenere i miei figli con me in Italia avrei dovuto metterli in comunità e affidarli ai servizi sociali..... Secondo voi come è finita questa storia? I miei figli vivono ormai dal 2008 con il padre in Inghilterra e io li ho visti per l´ultima volta circa un anno fà , non riesco ad avere contatti regolari con loro perchè il padre continua con il suo ostruzionismo....e la legge italiana? Davvero pensate che esista una legge? Protezione dei diritti dei minori? Qui esiste solo un pararsi uno con l´altro tra servizi sociali, psicologi e giudici. Se non fosse così difficile e corrotto il sistema, credo che la stragrande maggioranza dei giudici che siedono nei tribunali insieme ai loro operatori scelti verebbero smascherati per quello che sono insieme al genitore che è stato favorito. | ||
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06.47 di lunedì 01/11/2010 | ||
scritto da Ernesto | ||
Invece che uno zio in malafede o operatori non preparati, non è possibile che sia la fase 2 del programma di transizione suggerito da Gardner nei casi di PAS grave, e che prevede inizialmente di evitare contatti con entrambi i genitori?
http://www.alienazione.genitoriale.com/alienazione-genitoriale-di-livello-grave | ||
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08.47 di sabato 30/10/2010 | ||
scritto da Antonello1 | ||
Benvenuta nel club. Sono tanti, troppi i padri che vivono una condizione di "forzato isolamento" e aggiungerei "forzata indigenza". La situazione rappresentata non è molto diversa, da ciò che succede nella stragrande maggioranza dei casi ai padri.
Si tratta sicuramente di una magra consolazione ma purtroppo, a prescindere dalla solidarietà che posso avere per questa madre, è giusto ricordare che si tratta, nella maggior parte dei casi, di situazioni che capitano ai padri. Certo sentire di un uomo che si comporta in modo così animale fa male a me, a tutti i padri che vogliono fare i padri dei loro figli, ma fa male soprattutto alla causa che si vuole perseguire. La parità di dignità genitoriale. Niente altro. Questo racconto mi stringe il cuore come tanti altri esposti dai padri, nè più nè meno. Non mi pare abbia parlato di assegno di mantenimento da parte della madre quando i figli sono stati con il padre (legittimamente o meno che sia). In quel periodo chi ha provveduto al loro sostentamento materiale? | ||
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